La prima prova fatta dallo schiavo

miss prova

Mi hai dato il tuo primo ordine.
Non me lo aspettavo, siamo lontani, per cui dovrò eseguire da solo quello che mi hai ordinato, ne sono felice e eccitato. Non voglio deluderla. il suo primo ordine è stato:

“Ti dico subito quello che dovrai fare nei prossimi tre giorni, in modo che tu ti possa preparare al meglio.

Prenderai una scarpa col tacco più alto che trovi a casa. Quindi ti metterai nudo a terra, il tacco sulla base dei testicoli e la suola della scarpa schiacciata contro il pene. Ti masturberai così, ma non devi venire subito, se senti che non resisti fermati e prendi fiato, prima di sborrare devi sentire le palle scoppiare dalla voglia,almeno una mezz’ora. Una volta raggiunto il tuo orgasmo ti pulirai le mani e la scarpa con la lingua bevendo il tuo stesso piacere.”

Una mattina sono tornato a casa dopo delle commissioni, sapevo che ero solo sino a mezzogiorno. Così appena entrato, mi sono spogliato nudo, ero eccitatissimo. Così, per cercare di diminuire la mia voglia di te, Padrona ho iniziato a pulire, sapendo che da li a poco saresti arrivata con violenza nella mia mente. Ho sistemato casa restando nudo e mentre lo facevo il mio sesso diventava sempre più piccolo. Così ogni tanto mi guardavo, mi sentivo ridicolo e così lo stringevo tra le mani e lo toccavo come per rianimarlo.

Poi finito di sistemare è stato come se fossi arrivata, bellissima come sempre. Ti ho visto li in casa, con quel top rosso , la gonnellina di pelle e le calze a rete.

Sei bellissima Miss.

Così mi sono sdraiato accanto al divano. Ho preso la scarpa è come mi hai detto ho appoggiato il tacco sotto i testicoli. La mano ha iniziato ad accarezza il mio sesso, ma subito ha dovuto fermarsi . Ero troppo eccitato.

Allora ho preso la pianta e l’ho schiacciato contro contro la mia pancia. Ho sentito l’orgasmo arrivare. Ho premuto forte tacco e pianta su di me e tenevo i denti stretti e nella mia mente mi dicevo non venire. Ma è stato più forte di me. La tua presenza virtuale Padrona mi ha fatto godere subito in modo inaspettato. Mi sono riempito di sperma la pancia e il braccio che era a lato del mio corpo.

Poi ho alzato la testa. La punta della scarpa era pulita.

E tu eri li delusa di me.

Così ho preso la punta, ho raccolto il mio seme e avidamente ho iniziato a leccare. Poi ho alzato il braccio e l’ho ho leccato tutto il seme ce c’era. Poi di nuovo, ho messo la scarpa sulla mia pancia e così l’ho portata alla mia bocca e ho pulito bene bene tutta la suola. Ne avrei voluto ancora, così mi sono girato e sul pavimento c’era qualche goccia. Mi sono inginocchiato e ho pulito il tutto con la mia lingua avidamente pensando a te, Padrona.

A te che te ne stavi andando delusa da questa mia copiosa e veloce sborrata dissolvendoti nel nulla.

Lo so non ho eseguito perfettamente il su ordine, ma ero così eccitato che non sono riuscito a resistere nemmeno un minuto. Così ho preso il mio sesso tra le mani e l’ho schiacciato, quasi a spremerlo per punirmi e sono uscite ancora delle gocce di sperma. Le ho fatte cadere sulla punta sella scarpa e poi l’ho succhiata avidamente. poi mi sono sdraiato sul pavimento e non sapevo cosa fare. Avrei voluto continuare, ma il suo ordine era venire e ripulire. Per cui sono rimasto li così per un po’ a godere del piacere immenso che mi ha dato.